A partire dal 6 dicembre, lo storico McDonald's di Milano San Babila chiude le serrande. L'iconico ristorante fast food, nel cuore di quella che è stata la Milano dei Paninari, cessa l'attività dopo 40 anni di servizio. Tra le motivazioni che hanno portato alla chiusura, l'innalzamento dei costi fissi e un canone non più sostenibile nemmeno per una multinazionale americana.
Affitto troppo caro, chiude McDonald's di Milano San Babila.
Il locale, all'angolo tra corso Europa e largo Toscanini, non aprirà più. Il contratto d'affitto è in scadenza e i costi per rinnovarlo ancora sono troppo alti. Inoltre, sembra che la proprietà dell'immobile abbia prospettato anche un aumento dell'affitto. Di conseguenza, i 35 dipendenti saranno ricollocati per la maggior parte tra piazza Duomo e Galleria Ciro Fontana. Una vicenda già vista nel 2015. Anche allora fu la scadenza del contratto di affitto a far scattare l'allarme rosso, poi rientrato. Fino all'annunccio di queste ore.
Addio alla subcultura dei Paninari.
Oltre al significato commerciale, la chiusura di McDonald's segna la fine di quello che rimaneva della subcultura dei Paninari nata alla fine degli anni 70 e spopolata negli anni 80. Anche grazie all'apertura del primo Burghy nel 1981, nello stesso stabile che poi dal 1995 avrebbe accolto l'insegna Made in Usa, che nel frattempo aveva acquisito la rivale italiana. Un punto di incontro per dei giovani affascinati dal mito dell'American way of life visto attraverso la lente italiana. Dai consumi al ristorante ai capi di abbigliamento: scarpe Timberland, jeans Emporio Armani, i preverbiali Moncler. Ma anche moto Zundapp, Vespa PX 125 o Jeep Renegade.