Si è chiuso con una raccolta di 6 milioni di euro la seconda tranche del round di finanziamento di Seria A di Soplaya, fornitore Horeca nato nel 2018. Un'operazione che porta a 18,5 milioni il tesoretto incassato dal round iniziato nel 2023 e a 22 milioni di euro complessivi dall'avvio delle operazioni. Tra le realtà investitrici ci sono Alkemia Capital, CDP Venture Capital, il Fondo Linfa di Riello Investimenti SGR e P101 SGR.
La missiond i Soplaya: digitalizzare il foodservice.
A convincerli, la mission della foodtech: rinnovare il modo in cui viene gestito il rapporto fra ristoratori e operatori del foodservice digitalizzando l'intero processo di acquisto di prodotti alimentari e non. In pochi click, tramite Soplaya è quindi possibile passare dall'ordine alla fatturazione fino alla consegna. La piattaforma, inoltre, consente di centralizzare acquisti e gestione amministrativa in un’unica interfaccia digitale, eliminando i passaggi manuali che ancora oggi gravano sulle attività ristorative. Con i nuovi fondi, l'obiettivo è quello di ampliare significativamente l'offerta tecnologica e confermarsi leader nella trasformazione digitale del foodservice. Ad oggi, sono 2.500 i clienti attivi, più di 170.000 le consegne effettuate per un fatturato annualizzato di quasi 20 milioni di euro.
Mauro Germani (Soplaya): "Ancora 10-20 ore perse dagli imprenditori per le forniture manuali".
D'altronde, spazio per crescere nel mercato ancora ce n'è: "Un imprenditore della ristorazione, assieme al suo staff, in Italia perde in media 10-20 ore a settimana per trovare i prodotti, confrontare prezzi e qualità, gestire ordini e pagamenti con modalità diverse e manuali, registrare le bolle di consegna e inserirle nell’inventario, correre a fare la spesa quando mancano dei prodotti, quando non raggiunge gli ordini minimi o quando i fornitori effettuano errori nella consegna, monitorare il food cost totale e per piatto recuperando i dati solo quando arrivano le fatture a fine mese. Tutto questo senza possibilità di delega efficace né controllo dei numeri. Una situazione critica non più sostenibile in un settore che soffre la scarsità di personale e che necessita di un controllo puntuale dei numeri e una gestione imprenditoriale per sopravvivere e prosperare", ha ricordato Mauro Germani, ceo di Soplaya.
Il piano industriale di Soplaya: Ebitda positivo nei prossimi 18 mesi.
Non a caso, il tasso di crescita della società è "stabilmente del 75% all’anno e tutta la nostra struttura e i nostri 4 magazzini sono a profitto operativo - ha aggiunto Gian Carlo Cesarin, coo di Soplaya - Il nuovo piano industriale traccia un percorso chiaro verso la redditività, con l’obiettivo di raggiungere un Ebitda positivo entro 18 mesi, completando così il percorso di consolidamento economico, grazie all’espansione capillare nelle aree geografiche che sono state aperte in questi anni e alla tecnologia che è stata sviluppata e che continuiamo a implementare ogni anno".