Fieramonte 2018 è un Amarone Riserva Docg di Allegrini
Fieramonte 2018 è un Amarone Riserva Docg di Allegrini
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Allegrini, con Fieramonte 2018 e La Poja 2019 ritorna la Valpolicella

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Ritornano due interpretazioni della Valpolicella Classica che hanno segnato la storia di Allegrini: Fieramonte 2018 e La Poja 2019. Due colline, due vigneti simbolo, due vini che incarnano l’anima del territorio pronti a conquistare la clientela con le nuove annate. Il primo è un Amarone Riserva Docg mentre il secondo è un Veronese Igt. Entrambi sono accomunati dalla ricerca del dettaglio: le vendemmie avvengono manualmente in più passaggi, c'è una selezione parcella per parcella con rese contenute di 50-60 quintali per ettaro. 

 

Fieramonte 2018, l'Amarone del primo cru di Allegrini.

Nato nel 1965 come primo cru di Allegrini, Fieramonte domina oggi dall’alto dei 415 metri di Mazzurega, dove le viti affondano in terreni argilloso-calcarei e respirano le correnti fresche della valle. Un paesaggio maestoso (la zona richiede fino al 50% in più di lavoro e risorse rispetto agli altri cru Allegrini) che si riflette in un vino di pari intensità e complessità. L’annata 2018 regala un Amarone profondo e strutturato, frutto di escursioni termiche fino a 15°C tra giorno e notte che hanno favorito maturità e freschezza aromatica. In degustazione esprime note di amarena, cioccolato fondente, erbe selvatiche e carne affumicata, insieme a tensione minerale e accenti di shiitake, canfora e ciliegia sotto spirito. Fieramonte 2018 unisce forza e grazia ed è destinato a un’evoluzione lunghissima e affascinante (solo un quarto della produzione annuale viene destinato alla Riserva).

La Poja 2019, espressione autentica della Corvina. 

Dall’altopiano ventilato di Sant’Ambrogio di Valpolicella, circondato da cipressi e affacciato sul Garda, nasce La Poja, il primo monovarietale di Corvina della denominazione, creato nel 1983. Un laboratorio naturale di equilibrio e longevità, dove la luce plasma il carattere del vino. La vendemmia 2019 restituisce un vino teso e raffinato, dal profilo aromatico vivido e dalla speziatura sottile. Al palato emergono rosa speziata, frutti di bosco, cioccolato e pepe nero, sostenuti da tannini vellutati e acidità vibrante. Un vino che invita all’attesa: la sua piena espressione si svelerà a partire dal 2026.

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Il lavoro in vigna, cantina e in laboratorio di Allegrini. 

In cantina, Fieramonte 2018 matura per 48 mesi in barrique nuove francesi e 6 in botte grande, mentre La Poja 2019 evolve per 20 mesi in barrique nuove e 8 in botte grande di Slavonia. Allegrini integra queste scelte artigianali con una filosofia moderna e sostenibile: viticoltura di precisione, certificazioni Equalitas e Biodiversity Friend, uso dell’irrigazione solo quando necessario e appassimento delle uve per l’Amarone presso Terre di Fumane. Fieramonte 2018 ha invece dialogato con uno Chateaubriand di cernia nera alla brace, purée di patate, pak-choi e salmoriglio alla brace: un piatto che ne esalta forza e freschezza, equilibrio e profondità. Giunta alla settima generazione, la famiglia Allegrini si conferma punto di riferimento imprescindibile per la Valpolicella Classica. Fondata nel 1854, l'azienda si è sempre contraddistinta per la propria dose di innovazione (dagli impianti in alta collina alla sperimentazione sul Guyot), sintetizzata nell'iniziativa Terre di Fumane, un centro di ricerca all’avanguardia. Fondato da Franco Allegrini, ora è stato affidato ai figli Francesco, Matteo e Giovanni insieme alla cugina Silvia, che continua il lavoro del padre Walter nella valorizzazione del territorio.