Famosa per i suoi rossi strutturati, Argiolas cambia marcia e sperimenta con Sa Frissa: vino low alcol (solo 10,5 gradi) che non tradisce il territorio. Ottenuto grazie a nuovi sistemi di viticoltura a spalliera con elevata superficie fogliare, si tratta di un Nuragus di Cagliari Doc, uno dei vitigni autoctoni coltivati dalla cantina sarda, da sempre alfiere e promotore esclusivo dell'identità isolana nelle sue vigne.
Argiolas sperimenta le potenzialità degli autoctoni con la linea Innovazione.
Grazie a una selezione in campo il Nuragus scelto dall'azienda si presta di più tecnicamente per vocazione varietale alla produzione di vino dal basso contenuto alcolico. La scelta giusta per la linea Innovazione: una serie di etichette che rappresentano la salvaguardia del patrimonio di vitigni tradizionali, interpretata attraverso tecniche di vinificazione all’avanguardia e di ricerca, fiore all’occhiello dell’azienda, tra cui sono già presenti il Merì, vermentino da uve refrigerate in vigna, il carignano Cardanera e il rosato da uve Monica Ariola. Nel caso specifico, Sa Frissa prende il nome da una pianta (la inulva viscosa) nota per le sue proprietà medicinali. Il riferimento è anche al nome del corso d'acqua che attraversa le Tenute Iselis a Serdiana, casa di Argiolas.
Le caratteristiche di Sa Frissa di Argiolas.
Caratterizzato da grande freschezza e acidità, Sa Frissa viene vendemmiato anticipatamente tra fine agosto e i primi di settembre nella zona della Trexenta, dove le vigne si trovano ad altezza collinare e sono più esposte ad escursione termica rispetto a quelle del Parteolla e di Sibiola. Le uve riescono quindi a sviluppare un bouquet di profumi più variegato. L’abbinamento perfetto, data la freschezza del bouquet, è con i crudi di mare, dai gamberi alle ostriche. Sa Frissa è il protagonista ideale degli aperitivi estivi.