Arrivato alla sua sesta edizione, il rapporto State of Snacking di Mondelēz International offre uno spaccato sul mondo delle merendini e degli snack. Attenzione al packaging, porzioni controllate e consumi equilibrati sono le nuove abitudini di consumo di questa categoria merceologica che trova spazio anche nell'Horeca. I consumatori di tutto il mondo, insomma, stanno massimizzando i loro momenti di spuntino apprezzando il sapore, il gusto e la consistenza e assicurandosi di essere pienamente consapevoli.
Per Mondelēz International il consumo di snack si fa più consapevole
Sviluppato in collaborazione con The Harris Poll, lo studio dell'azienda dolciaria monitora i comportamenti di snacking tra migliaia di consumatori in 12 paesi. Ecco le caratteristiche rilevate:
- Consumo consapevole - Il 96% dei consumatori globali afferma di adottare comportamenti di mindful snacking e il 79% concorda sul fatto di apprezzare di più gli snack quando consumati consapevolmente.
- Un'esperienza sensoriale - L'81% dei consumatori afferma di prestare attenzione all'esperienza sensoriale dei propri snack, assaporandone gusto, sapore e consistenza.
- Priorità alle porzioni - Il 69% dei consumatori globali cerca snack con porzioni controllate.
Rispetto allo scorso anno, "i consumatori stanno facendo scelte più intenzionali su come gustano i loro snack preferiti - ha affermato Melissa Davies, senior manager, global insights & trendspotting di Mondelēz International - Le persone cercano di bilanciare piacere e benessere, e questo sta guidando un cambiamento verso un'alimentazione sempre più consapevole. Porzioni più piccole sono un modo per godersi i propri snack preferiti senza esagerare. Molti consumatori stanno infatti adottando un approccio più consapevole alle loro abitudini alimentari, senza rinunciare ai momenti di piacere per assaporare i propri snack".
I 4 approcci del consumatore allo snacking.
Andando più in profondità nell'analisi del report di Mondelēz International emergono anche 4 approcci che definiscono le modalità di consumo.
La consistenza del fenomento snacking.
Almeno il 91% dei consumatori globali mangia almeno uno snack al giorno e il 61% addirittura due. Frequenze dietro cui si nasconde un generale ritorno in auge dello snack, soprattutto fra Millennial e Gen Z: il 71% dei ragazzi e giovani adulti preferisce mangiare piccoli pasti durante il giorno e il 65% ammette di ricorrere più spesso di un anno fa allo snack. Che nel frattempo da consumo diventa linguaggio comune capace di connettere le persone attorno ai loro gusti e abitudini. D'altronde, per il 65% del campione, lo snack "aiuta a svagarmi" (+5% rispetto alla pandemia 2020).
La mindful dello snacking.
Alla base del consumo di snack ormai c'è sempre di più la ricerca di un benessere psico-fisico. L'81% dei consumatori globali presta attenzione a queste sensazioni grazie a uno shift dal concetto di restrizione a quello di moderazione; in cui alcuni strappi alla regola sono concessi. Sempre con un po' di senso critico, però. I consumatori, infatti, sono più inclini a leggere l'etichetta e la lista degli ingredienti alla ricerca di alimenti salutari (38%). Detto diversamente, il 78% dei consumatori dà priorità al valore nutrizionale piuttosto che al conteggio delle calorie e il 74% preferisce snack dall'alta qualità nutrizionale. Anche in questo, Millennial e Gen Z guidano il cambiamento.
Indulgenze senza stress.
Lo snacking rimane comunque una delle scappatoie preferite per indulgere in qualche piacere gastronomico, soprattutto in Usa (83%), Canada (83%) e Uk (82%). E non c'è variante che tenga: il 73% del campione preferirebbe avere una porzione di snack più piccola piuttosto che una più grande di alternative free from. Questo atteggiamento è la spia per un bisogno più profondo: il "me time", connesso nell'81% dei casi allo snacking. Meglio se con un biscotto o del cioccolato, le due categorie in ascesa.
All'avventura gastronomica con lo snack.
Il 75% dei consumatori si dice eccitato e felice quando scopre un nuovo snack (+7% rispetto allo scorso anno). Tanto che il 67% di loro si definisce un avventuriero dello snack. Molti cercano snack fuori dal tradizionale canale organizzato. In Messico, per esempio, vanno molto forte i convenience store di quartiere, in Indonesia, si passa dai mall mentre in India e Brasile crescono le stazioni di sosta. Anche il canale digitale contribuisce alla scoperta di nuovi sapori con un +4% di consumatori che hanno cercato info in rete e sui social media. Cresce anche l'utilizzo di app dedicate (+4%), community online (+3%) e food influencer (+3%).