Nonostante l'incertezza economica, i consumatori non rinunciano allo snack. Questa la sintesi del report State of Snacking pubblicato da Mondelēz International. Arrivata alla sua quinta edizione, la ricerca (condotta in collaborazione con The Harris Poll sui consumatori di 12 Paesi a livello globale) conferma un trend di lunga data: si preferiscono sempre più snack rispetto ai pasti tradizionali.
Da quanto emerge dal report del produttore di snack (presente in 150 paesi del mondo con un fatturato netto di circa 31 miliardi di dollari nel 2022) i consumatori fanno spuntini in modo costante (il 66% dichiara di non aver modificato i propri acquisti nonostate il rialzo dei prezzi), consapevole (per l'85% gusto e consistenza sono le caratteristiche principali), esplorando nuove soluzioni (con il 62% degli intervistati che cerca sui social network lo spezzafame da provare), con un occhio di riguardo a quelli più innovative (due terzi del campione scelgono spesso marchi che si allineano ai loro valori, soprattutto in termini di sostenibilità con il 63% degli intervistati che ricercano snack dal basso impatto ambientale). "Le tendenze dell'ultimo mezzo decennio emerse dal nostro rapporto confermano che lo snacking rimane un pilastro fondamentale nella vita dei cittadini di tutto il mondo - ha sottolineato Dirk Van de Put, presidente e ceo di Mondelēz International - Mentre il consumatore più attento si evolve, scegliendo il proprio spuntino consapevolmente, noi continuiamo ad accompagnarlo nella scelta tra i nostri marchi con l'obiettivo di diventare un leader globale nel settore degli snack".
Oltre alla quinta edizione dello State of Snacking, Mondelēz ha pubblicato anche una ricerca svolta in modo indipendente sul futuro del consumo di snack. Ecco i cluster tematici e i risultati in evidenza.
Lo spuntino rimane una delle abitudini alimentari preferite, con l'88% dei consumatori che dichiara di concedersi uno snack al giorno mentre 6 consumtori su 10 concordano sul fatto di preferire piccoli pasti più frequenti nel corso della giornata, piuttosto che pochi pasti abbondanti.
Il controllo delle porzioni è sempre più importante per chi sceglie uno snack, con il 67% dei consumatori che si dichiara attento alla quantità assunta e 7 su 10 concordano sul fatto che preferirebbero una porzione più piccola di uno snack goloso piuttosto che una porzione più grande di una versione alternativa a basso contenuto di grassi/zuccheri. Piuttosto, meglio abbondare di cioccolato: il 72% degli intervistati, infatti, afferma che "un mondo senza cioccolato sarebbe un mondo senza gioia", un sentimento che rimane costante a prescindere dalla generazione e dalla regione geografica presa in esame.
I social media svolgono un ruolo cruciale nella scoperta degli snack: oltre la metà dei consumatori (56%) intervistati ha espresso interesse e ha acquistato gli snack trovati online (percentuale che sale al diminuire dell'età dell'acquirente). A catturare di più (74% del camione) è il mix tra sapori e consistenze nuove.
Se l'utilizzo di compensazioni di carbonio, l’introduzione di ingredienti locali e l'ottimizzazione delle catene di approvvigionamento in chiave di sostenibilità sono sempre più leve di scelta, sorprende la crescita (+3%) di consumatori attenti al riciclo della confezione degli snack. Soprattutto fra i Millennial (il 71% del campione generazionale).