Il 17 maggio si festeggia la Giornata della Ristorazione, un'occasione per accendere i riflettori su un settore da 59 miliardi di euro di valore aggiunto. Merito di un network che conta 328mila imprese attive, dove lavorano 1,5 milioni di occupati (di cui 1,1 sono dipendenti), simbolo dell'italianità sia da un punto di vista gastronomico sia culturale. A promuovere le celebrazioni, la Fipe-Confcommercio che, a partire da Roma, ha messo in piedi un palinsesto di oltre 100 eventi e incontri, coinvolgendo ristoratori (oltre 10mila gli aderenti in Italia e all'estero), istituzioni, scuole, associazioni e rappresentanti del mondo della cultura e dell'economia.
Giornata della Ristorazione, Lino Stoppani (Fipe): "È arrivato il momento di evolvere".
L’edizione 2025 (la terza) è dedicata all’uovo, simbolo di creazione, rinascita e unità, scelto come icona per raccontare la ricchezza simbolica, culturale e produttiva della ristorazione italiana. Proprio per celebrare il tema dell’edizione annuale, il piatto della Giornata della Ristorazione 2025 è l’ovetto croccante con asparagi scottati, fonduta di blu del Moncenisio e tartufo nero d'Alba dello chef Lorenzo Leggero del ristorante Celestino di Piobesi Torinese. "La Giornata della Ristorazione nasce per affermare con forza il valore culturale e imprenditoriale del nostro comparto, che è tra i più riconosciuti e apprezzati al mondo. Ma è anche un’occasione per ribadire l’urgenza di politiche che sappiano sostenere davvero il settore, ancora oggi privo di un disegno strategico, e di difendere le nostre imprese da una concorrenza sleale sempre più insidiosa. È arrivato il momento di evolvere dal concetto di Made in Italy a quello di Sense of Italy, che unisca bellezza, competenze, tradizione e innovazione in una visione generativa capace di dare prospettiva al Paese", ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe.
Antologia, Premio Fipe e Assise: le celebrazioni istituzionali.
Tra i principali focus di questa edizione, la presentazione dell’Antologia della Ristorazione Italiana, edita da Topic e a cura di Marco Bolasco, che promuove un nuovo racconto del settore, ampio e aggiornato ai tempi e alle sfide del presente, che mira a entrare nei programmi scolastici degli Istituti professionali per i Servizi alberghieri e ristorazione del Paese. Un veicolo per riaffermare i cardini valoriali del modello alimentare italiano, obiettivo condiviso con il "Premio Fipe - Giornata della Ristorazione 2025", consegnato nella giornata del 15 maggio. Il premio, dal nome suggestivo Vesta, è stato ideato da Tipstudio e commissionato da Triennale Milano per conto della federazione e consiste in una scultura prodotta in una serie limitata di esemplari: un’edizione esclusiva che fonde estetica, simbolismo e maestria artigianale. Il riconoscimento è stato assegnato ad Aboca, Caritas Italiana, Ferrari-Trento, Carlo Petrini, l’onorevole Luca Squeri e Sveva Sagramola per aver contribuito alla valorizzazione della ristorazione italiana nel loro specifico settore. A concludere le celebrazioni è stata l’Assise della ristorazione italiana, che si è svolta il 16 maggio nella prestigiosa sede della Camera di Commercio di Roma - Tempio di Vibia Sabina e Adriano. A seguito dell’apertura del presidente Stoppani, si sono tenuti due panel dedicati al ruolo della ristorazione nella filiera agroalimentare e al suo valore all’estero, che hanno coinvolto numerosi professionisti del settore e istituzioni. Nel corso della giornata, si è tenuto l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. È stato inoltre presente all’incontro l’onorevole Giorgio Salvitti, che ha portato i saluti del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
I numeri della ristorazione in Italia.
Alla base di queste celebrazioni c'è un settore composto da circa 130mila bar e 195mila ristoranti a cui si aggiungono 4mila imprese del banqueting e catering. Comparti in cui, negli ultimi 10 anni, si è registrata un'elevata occupazione (nonostante il buco nero della pandemia) e un'ampia partecipazione femminile (circa 94mila imprese sono guidate da donne e 5 dipendenti su 10 sono donne). Anche i giovani, checcé se ne dica, individuano nella ristorazione un settore promettente in cui investire e costruire non solo un progetto imprenditoriale, ma un autentico percorso di vita. Le imprese guidate da giovani sono oltre 40mila, equivalenti al 12,3% del totale del comparto. La ristorazione si distingue anche come settore produttivo fortemente inclusivo. Le imprese con titolari di origine straniera superano quota 50mila, rappresentando il 14,5% del totale. La presenza straniera risulta particolarmente significativa nel comparto della ristorazione tradizionale, dove la percentuale supera il 16%. L'incidenza delle imprese guidate da imprenditori di origine straniera è particolarmente elevata nelle regioni del Nord, con la Lombardia in posizione preminente, mentre si mantiene su livelli più contenuti nelle regioni meridionali, con la Campania che registra i valori più modesti. In Italia si contano 4,5 imprese per mille abitanti, a fronte di una media dell'intera Unione Europea pari a 3,3. Solo quattro paesi presentano una densità imprenditoriale più elevata e sono Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo , a testimonianza della grande risorsa che il comparto della ristorazione rappresenta per l’Italia.