La ristorazione, con oltre 5,5 miliardi di euro spesi tramite moneta elettronica, è la prima voce di spesa (digitale) degli stranieri in Italia (26% del totale). A rivelarlo è l'indagine Tourism and Incoming Watch di Nexi e ministero del Turismo che ha ricevuto anche il plauso di Fipe. D'altronde, nel fuoricasa, si spendono 14 dei 54 miliardi previsti dal turismo incoming.
Fipe: da Germania, Francia e Usa arrivano i food lover stranieri.
"Questi dati - ha commentato Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio - certificano il ruolo cruciale della ristorazione nella spesa dei turisti internazionali e l’alto grado di digitalizzazione dei pagamenti del comparto, che registra un utilizzo sempre più esteso dei pagamenti elettronici, anche nelle transazioni di piccolo importo". La ristorazione è determinante in tutti i mercati strategici per il turismo italiano: in particolare in Europa occidentale, con Germania e Francia in testa; e nel Nord America, dove i viaggiatori statunitensi si confermano i più fidelizzati. Proprio da queste aree provengono i cosiddetti food lover, turisti che destinano alla ristorazione una quota di spesa superiore del 70% rispetto alla media.
Le destinazioni del turismo straniero in Italia.
Dal punto di vista geografico, oltre alle grandi città d’arte (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli), emergono anche distretti turistici ad alta attrattività per gli stranieri come la Costiera Amalfitana, Pompei, le colline toscane, le Cinque Terre, i laghi di Garda e Como, la Costa Smeralda. A livello di distribuzione sul territorio, il 75% del valore del turismo incoming è generato da 20 province che rappresentano un nucleo consolidato di destinazioni attrattive su cui si possono costruire strategie di crescita. A fronte di ciò la federazione rilancia anche il tema del costo delle commissioni sui pagamenti elettronici, che resta particolarmente gravoso per le piccole transazioni e che, per favorire un’ulteriore diffusione della moneta digitale (anche per le mance), dovrebbe essere azzerato.
Turisti stranieri, nel 2024 spesa con carta a 20,9 miliardi di euro.
Dal report di Nexi e ministero del Turismo, presentato a Palazzo Baldassini a Roma dalla ministra del turismo Daniela Santanchè, emergono altri dati interessanti. Nel 2024, il valore della spesa con carta dei viaggiatori stranieri sul territorio italiano ha superato i 20,9 miliardi di euro (+37,9%). Gli statunitensi sono i più fidelizzati ( 3,8 miliardi spesi, il 18,3% dell'incoming), i turisti di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti i big spender (spesa media per carta pari a più del doppio rispetto a quella di tutti gli altri Paesi e uguale a 913 euro), i brasiliani (+155% di arrivi) e gli australiani (+100%) quelli con crescita maggiore. Una buona fetta di queste spese finisce nei ristoranti e nelle strutture ricettivenei ristoranti e nelle strutture ricettive (49,6%), seguiti da moda e accessori (12,2%).
Daniela Santanchè: "Abbiamo undertourism nel 96% del territorio".
Durante la presentazione del report è intervenuta anche la ministra Santanchè che ha proposto una visione diversa del problema overtourism: "Il 75% dei turisti visitano solo il 4% del nostro Paese e quindi abbiamo un problema di undertourism nel 96% del nostro territorio. Con il ministro Lollobrigida ho partecipato a un convegno su un nuovo tipo di turismo quello del Dop e dei prodotti enogastronomici: abbiamo 5.600 borghi dove si produce il 95% delle nostre eccellenza di cibo e vino. È un turismo esperienziale e anche sostenibile". E sullo stato del settore hospitality al kick off della stagione estiva la ministra ha ammesso che "ci sono oltre un milione di stanze, in Italia, ma sono concentrate al momento solo nelle destinazioni più note e famose a livello mondiale, come Venezia, Firenze, Milano, e Roma. I congressi offrirebbero una grande opportunità per espandersi in località interne bellissime".