Per incentivare il servizio al cliente, Poormanger ha introdotto l'applicazione GoodJobbers: strumento smart e digitale che migliora il feedback sul personale. Alla base del servizio, un'app e un sistema che permette sia al lavoratore dell'insegna aderente sia al cliente del punto vendita di accumulare GoodCoin ad ogni recensione e che possono essere successivamente riscattati sotto forma di gift card.
L'esperienza di Poormangeresperienza di Poormanger, brand del gruppo Cirfood Retail, con GoodJobbers è iniziata a luglio di quest'anno, coinvolge i tre locali di Torino (per un totale di 80 persone) e rappresenta il caso di studio per comprendere le potenzialità della piattaforma. "Ci sono sempre più difficoltà non solo a recuperare sul mercato ma anche a motivare le risorse umane - afferma Leopoldo Resta, ad di Cirfood Retail - Per questo abbiamo deciso di mettere in campo GoodJobbers. Grazie al suo meccanismo basato sulla metrica della reputation tramite recensione, che si sta consolidando a tutti i livelli, volevamo porci a metà fra cliente e personale, facilitare la connessione di questi due poli e spingere l'operatore a prestare maggiore cura nel servizio al tavolo. L'innovatività della soluzione, insieme alla sua facilità di installazione, è quello che ci ha convinto. Grazie alle recensioni ottenute, come azienda possiamo inoltre agire in modo più puntuale sul rituale e i processi di vendita a seconda delle performance misurate dalle recensioni". Oggi il servizio è stato esteso anche ai punti vendita di Milano e Bologna.

Ma come funziona GoodJobbers? A spiegarlo è uno dei co-founder, Stefano Vogna: "Di fatto, si tratta di un sistema di incentivi esentasse pensato per i retailer che, a fronte del pagamento di una fee fissa, ha l'obiettivo principale di migliorare la qualità del lavoro e la vita di quelli che sono i dipendenti in prima fila, come i camerieri nei ristoranti. Il tutto creando un engagement diretto con i clienti tramite il modello della recensione e mettendo a disposizione una mancia digitale per entrambi. Allo stesso modo, questo servizio mette a disposizione dei commercianti un'analitica ad hoc sui propri punti vendita con cui monitorare afflusso, target, soddisfazione, ecc". Detto diversamente, la recensione effettuata su GoodJobbers, che può concentrarsi sul singolo dipendente o estendersi all'intero team, genera un feedback premiante e privato - che può essere condiviso anche su Google (tramite un apposito "bottone" in app) - rafforzando il flusso di recensioni digitali disponibili. Questo flusso di recensioni, a sua volta, crea una community in cui sono presenti, alla pari, cliente e lavoratore.
Per accedere a GoodJobbers, sia i clienti sia i lavoratori devono scaricare ed effettuare l'accesso all'app. "Una volta attivata l'applicazione - spiega Vogna - il lavoratore entra nella sezione dedicata, che si attiva tramite un codice univoco e collega il proprio profilo professionale al wallet individuale. Dal punto di vista pratico, quindi, non ci sono costi tecnici di attivazione. Lato nostro, forniamo all'insegna interessata un QR Code con cui favorire il download dell'app per i clienti e un corso di formazione di mezz'ora per i dipendenti". Ad oggi, l'adozione da parte della forza lavoro è pari al 90% dei dipendenti coinvolti, mentre le aziende che hanno testato GoodJobbers si dividono equamente fra chi lo sta utilizzando raccogliendo feedback sull'intero team e chi sul singolo operatore. Il punto centrale rimane lo stesso: "Misurare la in-store experience awareness. Quanto sei consapevole di quello che succede? - chiede Vogna - Insomma, trasformiamo in KPI delle sensazioni che arrivano dalla customer experience così da motivare i team a migliorare o affinare l'attenzione al cliente. Un po' come la Guida Michelin è certificatore di qualità gastronomica, GoodJobbers vuole essere la garanzia della qualità di servizio", conclude Vogna.
Dal punto di vista operativo, infine, rimane il tema di come inserire questa funzionalità all'interno dei ritmi frenetici della ristorazione, soprattutto quella commerciale. Un tema su cui si è interrogato anche Poormanger: "Non essendo un elemento invasivo, la richiesta del feedback su GoodJobbers si è naturalmente inserita nel processo di vendita grazie all'utilizzo di un QR Code esplicativo sul tavolo a cui può far riferimento anche il dipendente verso la fine del servizio al tavolo, solitamente nel momento del dolce o del caffè", spiega Resta. Un altro touchpoint è stato posizionato alla cassa. Per fare bilanci è ancora presto, ma l'idea è chiara: "Man mano che adotteremo ed estenderemo il servizio potremo contare su dati che ci consentiranno di effettuare analisi per reparto, confronto fra mansioni, confronto per punti vendita, ecc.", conclude Resta.