I turisti sono tornati, tocca a ristoranti e catene del food conquistarli. In loro aiuto, arriva Tourismapp per ripopolare i centri con realtà aumentata e IA. Uno strumento per favorire un turismo consapevole nella storia e nella cultura - anche gastronomica - dei luoghi che si visitano. Tutto a portata di pochi semplici click in un'unica app.
L'app, infatti, non rappresenta tanto una novità assoluta nel suo servizio quanto nelle modalità di fruizione. Grazie a realtà aumentata e intelligenza artificiale, Tourismapp permette di godere attraverso lo smartphone di ricostruzioni architettoniche, storiche e di infografiche. A supporto, un assistente di viaggio capace di guidare il turista attraverso i suoi gusti e desideri e la gamification con quiz a livelli, classifiche e premi reali presso ristoranti, strutture ricettive, musei, attività commerciali, ecc per ridurre le spese di viaggio. Per ultime, ma non meno importanti, le guide digitali e i servizi di ricerca e prenotazione per il turista, per avere tutte le informazioni utili per viaggiare a portata di smartphone e in una sola app.
"In media gli utenti passano 4,5 ore al giorno su smartphone e il 40% dei giovani fa shopping attraverso i social media. Abbiamo allora pensato: perché non sfruttare queste potenzialità per aiutare la ripresa del turismo post-pandemia e accrescere il grado di consapevolezza dei turisti attraverso il gioco e tecnologie di frontiera? Così nasce Tourismapp", ha raccontato Marco Clerico, piemontese con 25 anni di esperienza tra start-up e digitale e co-founder di Tourismapp. Il lancio della nuova app punta a intercettare la ripresa dei flussi turistici, che sta vivendo una veloce e forte ripresa dopo la crisi dovuta alla pandemia. Secondo i dati Istat, già il 94% di utenti utilizzare lo smartphone per acquisto di servizi turistici (33%), ricerca e prenotazioni di ristoranti (41%), guide sul territorio (35%) e ricerca di informazioni (71%).
La forza di Tourismapp sta nell'unificare su un'unica app servizi ancora frammentati. Il tutto aggiungendo un carico di tecnologia ulteriore. Da qui, l'appeal per gli investitori stranieri. D'altronde, i numeri ci sono: "La neocostituita società, dopo un seed iniziale di circa 50mila euro con cui è stata realizzata la prima demo sperimentata a Moncalieri, sta ora preparando un secondo round di finanziamenti da 350mila euro per entrare sul mercato”, ha aggiunto Clerico.