Il quotidiano online del food retail
Aggiornato a
Secondo i dati Aigrim, i consumi della ristorazione in autostrada sono ancora del 10-15% inferiori al periodo pre-pandemia
Secondo i dati Aigrim, i consumi della ristorazione in autostrada sono ancora del 10-15% inferiori al periodo pre-pandemia
Information
News

Aigrim: ristorazione autostradale in crisi se si abbassano i prezzi

Information
- Aigrim associazione - Aigrim ristorazione autostrade

Il mondo della ristorazione autostradale rappresentato da Aigrim è in subbuglio dopo la richiesta di Aspi di rivedere al ribasso i prezzi di vendita. L'obiettivo dovrebbe essere quello di calmierare gli effetti dell'inflazione sul paniere di prodotti di riferimento, ma l'effetto è deleterio per un settore "che già oggi vive un momento di profonda crisi", ha affermato Cristian Biasoni, presidente dell'Associazione delle imprese di grande ristorazione e servizi multilocalizzate.

 

La richiesta di Aspi e le disuglianze del mercato in concessione. 

La richiesta di Autostrade per l'Italia di allineare i prezzi attraverso il meccanismo del Prezzo di Mercato Medio (PMM) "qualora esaudita rappresenterebbe un colpo ferale" per il settore della ristorazione autostradale in concessione. Il motivo? "Si creerebbe infatti una situazione paradossale nella quale da un lato i concessionari beneficiano dell’adeguamento al rialzo dei canoni all’inflazione, dall’altro viene richiesto alle catene di ristorazione di tenere bloccati i prezzi di vendita o addirittura di adeguarli al ribasso con un effetto deleterio sui margini. In un contesto di mercato inflattivo a doppia cifra questa dinamica non è più sostenibile economicamente dalle catene", ha sottolineato Biasoni. Un tema che era emerso già ad aprile, quando Aigrim aveva richiesto ad Aspi la sospensione temporanea del meccanismo di allineamento dei prezzi, le cui rilevazioni avvengono sulla base dei prezzi di vendita praticati da bar e ristoranti al di fuori della rete autostradale ma posizionati nelle zone limitrofe alle aree di servizio in autostrada. 

Cristian Biasoni (Aigrim): "Costi e canonini: serve un benchmark diverso". 

Detto diversamente, il problema è quello dell'utilizzo di un benchmarck che non tiene conto della diversità del posizionamento degli esercizi commerciali con strutture di costi (a partire dal canone di affitto da corrispondere ai concessionari autostradali) e livelli di investimento completamente incomparabili. "Ci lamentiamo che i prezzi in autostrada sono alti, ma forse non tutti sanno che i canoni che le catene di ristorazione devono pagare alle concessionarie autostradali sono mediamente pari al 20% dei ricavi con punte di molto superiori su tratte come Autobrennero", ha ricordato Biasoni, che ricopre anche il ruolo di ceo di Chef Express. E questo a fronte di un servizio molto oneroso per le insegne che operano in concessione: dall'apertura H24 tutto l'anno alla gestione di manufatti di importanti dimensioni, dai costi relativi alla gestione dei servizi igienici (sia per i clienti che per i non clienti) a quelli per la sicurezza. Anche in momenti in cui il traffico e, conseguentemente, ricavi diminuiscono. 

La trattativa con il ministero dei Trasporti per la sana competitività.

Oltre alla richiesta in sé, anche il tempismo della richiesta di Aspi non è stato dei migliori. L'associazione di categoria (che riunisce 12 delle maggiori aziende del settore con ricavi cumulati di circa 3 miliardi di euro se si contano anche i punti vendita extra-austostrada), infatti, è impegnato con il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture in un importante fase di confronto finalizzata proprio a trovare le misure necessatio per salvaguardare un settore importante per l'economia italia che occupa 25mila addetti e, dopo le secche del Covid (quando le aree di sosta erano aperte d'ufficio in quanto servizio essenziale), sta cercando ancora il bandolo della matassa per tornare sui livelli del 2019. Ad oggi, infatti, i consumi della ristorazione scontano una diminuzione del 10-15% rispetto al periodo pre-pandemia. Margini che potrebbero essere ulteriormente intaccati dalle disposizioni emanate dall'Autorità regolazione trasporti con una delibera di inizio 2023 in cui l’assegnazione delle concessioni per la ristorazione autostradale è sottesa al rispetto di alcuni vincoli come la presenza di almeno due operatori food per area di servizio e il ritorno dei punti di ristoro “sottopensilina” gestiti dai distributori di carburante. Interventi pensati per favorire la concorrenza ma che rischiano di produrre "riflessi irreparabili sul mercato della ristorazione autostradale e quindi paradossalmente anche sulla stessa utenza che si pretendeva di tutelare”, ha chiosato Biasoni. 

ALTRI ARTICOLI

Dall'1 gennaio 2026 gli esercenti sono tenuti a rispettare l'obbligo di scontrino digitale

Dishup guida l'Horeca verso l'obbligo di scontrino digitale

Dall'1 gennaio 2026 scatta l'obbligo dello scontrino digitale e DishUp si prepara a supportare l'Horeca in questa transizione innovando il punto cassa. Con l'entrata in vigore delle nuove disposizioni, infatti, i tradizionali registratori telematici (dispositivi rigidi, spesso costosi e poco flessibili) andranno progessivamente in soffitta per far…
La nuova referenza Acqua Mood Eco in alluminio con tappo apri e chiude

Acqua Mood lancia la lattina Eco con tappo apri e chiudi

Il mondo delle acque minerali in lattina corre veloce lungo il binario dell'innovazione su cui si allinea anche Acqua Mood con la sua nuova referenza: Eco. Si tratta di un prodotto da 500 ml dotato di un esclusivo tappo apri e chiudi per una maggiore flessibilità di utilizzo permettendo al consumatore di bere in mobilità senza rinunciare a stile e…
Il Mercato Centrale di Bolzano apre il 16 ottobre (nella foto, la location di Firenze)

Il Mercato Centrale apre a Bolzano con 23 artigiani del gusto

Dopo Firenze, Roma, Torino, Milano e Melbourne, il Mercato Centrale continua il suo piano di sviluppo inaugurando l'attesa sede di Bolzano al WaltherPark. Il taglio nastro ufficiale è atteso per il 16 ottobre all'interno del progetto di riqualificazione urbana firmato da David Chipperfield che ridisegna il centro altoatesino. In totale, sono 23 le…
Con Sky Business la Seria A e la Champions League tornano protagoniste al bar

Riparte la stagione sportiva nel fuoricasa con Sky Business

Dopo la pausa estiva e quella per le nazionali, la stagione calcistica entra nel vivo anche nei locali del fuoricasa grazie alle offerte di Sky Business. Non solo calcio, però, ma anche tanto tennis e motorsport, con le ultime gare e competizioni che da qui ai prossimi mesi animeranno i vari circuiti internazionali. E per trovare il posto giusto…
Il punto vendita di Gelateria La Scimmietta in via Toledo a Napoli

Inizia l'espansione di Gelateria La Scimmietta: 12 aperture in 3 anni

A partire da Napoli, città dove mosse i primi passi il brand ora guidato da Antonio Giglio, Gelateria La Scimmietta prepara l'espansione food retail. L'obiettivo è quello di portare a termine 12 aperture nel giro dei prossimi tre anni. Primi tre passi attesi, entro la fine dell'anno, nel centro del capoluogo campano per un totale di 20 assunzioni.
       
    Il sito EdizioniDMh50

Logo Ristorazione Moderna