Ancora due settimane e, il 5 settembre, il rinnovato parco gastronomico Grand Tour Italia (che ha preso il posto di Fico) a Bologna apre le porte al pubblico. Un progetto ambizioso che punta a rilanciare l'idea originaria di Oscar Farinetti ma con qualche aggiustamento per rendere l'esperienza in linea con le attese dei visitatori. La mission rimane quella di celebrare l'eccezionale diversità culturare e gastronomica del territorio italiano.
"Grand Tour Italia è molto più di una semplice destinazione turistica - aveva affermato Farinetti durante il primo press tour di maggio - È un omaggio alla straordinaria diversità e ricchezza culturale del nostro Paese, un invito a esplorare, gustare e vivere l'Italia in tutto il suo splendore. Un percorso di 50.000 mq che offre ai visitatori l'opportunità di gustare l'Italia come mai prima d'ora". All'interno del parco, infatti, ognuna delle 20 regioni italiane avrà un suo spazio dedicato che comprenderà un'area paesaggistica e di promozione turistica, un'osteria tipica con gestione e menù che variano periodicamente (circa ogni due mesi), un mercato con prodotti tipici regionali e un'area didattica. Per quest’ultima tre partner di rilievo ne hanno curato la narrazione: la Scuola Holden di Torino sulla storia e cultura, Coldiretti sull’agricoltura e Slow Food sulla biodiversità enogastronomica. All’interno dell’area si svolgeranno corsi di cultura enogastronomica, lezioni di cucina ed educazione agroalimentare, a cui si aggiunge un ricco programma di eventi culturali, enogastronomici e folkloristici, con un’offerta in costante evoluzione. Inoltre, attraverso una serie di eventi e manifestazioni folkloristiche, Grand Tour Italia trasferirà l'energia e l'entusiasmo delle tradizioni regionali direttamente nel cuore del parco (che prevede parcheggio e accesso gratuiti), rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente.
Ma oltre ai padiglioni regionali, quali saranno le attrazioni e i servizi permanenti presso Grand Tour Italia?
Disponibile anche un centro congressi, che può ospitare qualsiasi tipo di evento sia pubblico che privato e team building, con ampi spazi modulabili da 50 a 1.000 posti, completamente attrezzato con impianti audio-video d’eccellenza.
Grand Tour Italia si propone di rilanciare il progetto di Fico, che ha chiuso le porte lo scorso 18 febbraio. Nonostante gli 11 milioni di investimento iniziale, e i lavori di ristrutturazione del 2021 (con altri 5 milioni investiti), Fico non è mai riuscito a centrare gli obiettivi che si era prefissato. Certo, sul progetto avviato nel 2017 pesa il macigno del Covid che, di fatto, ha azzoppato e non poco quell'effetto novità che avrebbe dovuto trainare i visitatori (con un target di flusso velocemente passato dai 5 milioni iniziali all'1 milione post-pandemia). In sei anni, le perdite hanno toccato quote di diversi milioni che nemmeno il nuovo piano strategico è riuscito a contenere.