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Dall'1 gennaio 2026 gli esercenti sono tenuti a rispettare l'obbligo di scontrino digitale
Dall'1 gennaio 2026 gli esercenti sono tenuti a rispettare l'obbligo di scontrino digitale
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Dishup guida l'Horeca verso l'obbligo di scontrino digitale

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Dall'1 gennaio 2026 scatta l'obbligo dello scontrino digitale e DishUp si prepara a supportare l'Horeca in questa transizione innovando il punto cassa. Con l'entrata in vigore delle nuove disposizioni, infatti, i tradizionali registratori telematici (dispositivi rigidi, spesso costosi e poco flessibili) andranno progessivamente in soffitta per far posto a soluzioni software in cloud, integrate e sempre aggiornate. 

Le novità fiscali a partire dall'1 gennaio 2026.

Dall'inizio del prossimo anno, gli esercenti hanno l'obbligo di collegare lo strumento elettronico di pagamento (Pos) al registratore di cassa telematico o al software utilizzato, in modo da memorizzare puntualmente e trasmettere in forma aggregata i corrispettivi giornalieri dei pagamenti elettronici. Coinvolte oltre 1,2 milioni di attività commerciali, di cui 340mila nel settore della ristorazione. Le nuove regole stabiliscono che l’esercente non è più tenuto a stampare lo scontrino, a meno che il cliente non lo richieda esplicitamente: il documento commerciale potrà essere inviato via email, app o QR Code, riducendo il consumo di carta (ogni anno vengono stampati in Italia 30 miliardi di scontrini, il 90% dei quali viene gettato entro pochi minuti dalla ricezione) e semplificando la gestione fiscale. L’obbligo resta invece sulla trasmissione telematica immediata all’Agenzia delle Entrate. Un cambiamento di portata sistemica e operativa: meno tempo (per elaborare manualmente i pagamenti o verificare gli incassa alla chiusura giornaliera della cassa), più efficienza (ossia meno errori e più tempo per concentrarsi sull'esperienza del cliente).  

La mission di DishUp e il valore etico della fiscalità digitale. 

In questa transizione si pone la startup DishUp: "Vogliamo permettere ai ristoratori e imprenditori del settore Horeca di adeguare la propria l’attività alle nuove regole e trasformare la gestione operativa in un vantaggio competitivo. Dishup è una piattaforma che unisce back-office, sala, cucina e pagamento in un ecosistema connesso, trasparente e scalabile", ha commentato Antonio Ruscitti, ceo e fondatore di Dishup. La logica è quella di assecondare un passaggio dal possesso di hardware alla fruizione di un servizio fiscale tramite piattaforme SaaS. Una rivoluzione silenziosa, ma necessaria sel settore della ristorazione, storicamente tra i più esposti all’economia non dichiarata. La digitalizzazione del ciclo ordine-pagamento-scontrino, unita alla trasmissione automatica e alla tracciabilità in tempo reale rappresenta un deterrente concreto all’evasione e una leva di efficienza per tutte le imprese che operano nella legalità.

I vantaggi della soluzione all-in-one di DishUp.

Ma quali sono i vantaggi di DishUp? Attraverso il servizio offerto dalla startup fondata nel 2021è possibile accedere a una piattaforma all-in-one che integra menu digitali, gestione ordini, sistemi di pagamento e analisi dati, compatibile con i dispositivi esistenti e pensata per rispondere alle nuove esigenze di ristoratori e consumatori digitalizzati. In questo modo, il punto cassa smette di essere un semplice dispositivo isolato e diventa un vero e proprio sistema operativo digitale, capace di:

  • raccogliere ordini digitali tramite QR Code e menu interattivi, anche in modalità asporto, riducendo errori e tempi di attesa;
  • gestire pagamenti integrati e contactless, inclusi sistemi innovativi come braccialetti per eventi;
  • monitorare in tempo reale tutte le operazioni di cassa e le performance finanziarie;
  • coordinare i flussi di lavoro in cucina con il Kitchen Co-Pilot, un’app basata su intelligenza artificiale che ottimizza tempi e priorità;
  • supportare i camerieri con la Waiter App per prendere ordini e avviare pagamenti tap & pay;
  • gestire le code e le chiamate clienti tramite annunci vocali, migliorando l’esperienza sia del ristoratore sia del consumatore.

Con circa 150 clienti in Italia e all’estero (Albania e Belgio) e un fatturato di 100.000 euro nel 2024, Dishup punta a crescere fino a 1.000 clienti entro due anni, espandendo la propria presenza internazionale in Regno Unito e Francia.

       
    Il sito EdizioniDMh50

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