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Un punto vendita Dispensa Emilia
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Dispensa Emilia, 20 anni e non sentirli: obiettivo 100 milioni 

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Il 2024 appena concluso ha segnato anche l'anno del ventennale di Dispensa Emilia che, da Casalecchio di Reno, diede inizio a un format di successo nel food retail. L'idea iniziale di Alfiero Fucelli che, assieme a due soci, decise di fare delle tradizionali tigelle dell’Appennino emiliano, ha quasi raggiunto infatti i 50 punti vendita. Pilastri dell'offerta, una proposta fast casual sia nel servizio sia nel menu, che si è evoluto con l'inserimento di primi piatti e gnocco fritto. 

Nel 2024, 60 milioni di fatturato per Dispensa Emilia. 

L'iniziale tigelleria, infatti, si è ingrandita a partire dal ristorante di Modena per consolidare un concept che fa delle eccellenze emiliane il proprio punto di forza. Formula confermata anche da Investindustrial che, nel 2018, ha acquisito l'insegna Dispensa Emilia mettendo a segno una crescita di fatturato salito dai 35 milioni di euro del 2022 ai 49 milioni del 2023 e con la previsione di avvicinare i 60 milioni a fine 2024. Merito di un network presente in sette regioni e una squadra di 900 persone. "Questi 20 anni di successi sono il frutto della capacità di coniugare bontà, comfort e accoglienza tipici della tradizione emiliana e un’esperienza di consumo all’insegna di rapidità e accessibilità di spesa, con uno scontrino medio tra i 10 e i 15 euro a testa. E vogliamo continuare in questa direzione, contenendo l’incremento dei prezzi senza rinunciare a qualità del prodotto e rapidità del servizio, per diventare la prima alternativa del mangiare fuori casa, conveniente per tutti e con una personalità distintiva sul mercato. Dal punto di vista dello sviluppo - ha commentato Alessandro Medi, ad di Dispensa Emilia - l'obiettivo del nostro piano triennale è arrivare ad avere una presenza qualificata in buona parte del Centro Nord, con una media di 10/15 aperture all'anno, sia su strada sia all'interno di centri commerciali, e avvicinare i 100 milioni di euro di fatturato nel triennio".

I prossimi passi di Dispensa Emilia: dalla Food Valley al Sud Italia. 

Il focus territoriale del brand, nel breve periodo, resterà concentrato su Nord e Centro Italia, con particolare attenzione all’Emilia-Romagna, dove sono previste 5 nuove aperture nei prossimi 6 mesi per coprire così tutte le provincie della regione, alla Lombardia e al Veneto, dove un’importante apertura a Marghera è già pianificata per il 2025. Le diverse nuove insegne si posizioneranno soprattutto sulle grandi arterie stradali come la via Emilia e la statale Romea, con il format stand alone posizionato comodamente su strada. Il futuro dello sviluppo prevede anche un’espansione nel Sud Italia e all'estero, con la prospettiva di avviare accordi di franchising e partnership per le location geograficamente distanti, e l’obiettivo di potenziare il format dei ristoranti compatti, di dimensioni più contenute, per poter presidiare anche i centri commerciali più piccoli e i centri storici.

Il cuore di Dispensa Emilia: un laboratorio di 1.500 mq. 

Trait d'union fra il primo locale al Centro commerciale Shopville e i successivi è l'attenzione per il gusto e la genuinità delle ricette. Oggi come allora, un terzo di quello che viene servito a tavola è preparato direttamente da Dispensa Emilia, elemento distintivo del brand, nell’unità produttiva di Modena, che a breve si espanderà dagli attuali 1.500 mq di laboratori ad almeno tremila mq per accompagnare il piano di sviluppo di nuove linee prodotto e preservare al tempo stesso la genuinità delle ricette, tramandate nel tempo dalle rezdore emiliane. "Molti dei semilavorati che utilizziamo sono preparati nella nostra unità produttiva, dalle tigelle al gnocco fritto fino al ragù e alle polpette, con materie prime e fornitori locali, molti dei quali sono con noi dal primo giorno di 20 anni fa - ha spiegato Fucelli, fondatore e presidente di Dispensa Emilia - Per essere poi cucinati e impiattati al momento dell’ordine nei ristoranti, davanti agli occhi dei clienti, grazie alle cucine sempre a vista. Così preserviamo l'artigianalità e la tradizione culinaria dell'Emilia. Nei nostri ristoranti ci si sente a casa, accolti in un’atmosfera confortevole e familiare: un vero e proprio invito alla convivialità, che contraddistingue da sempre noi italiani, e che puntiamo a esportare nel mondo".

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