Il quotidiano online del food retail
Aggiornato a
Secondo l'EY Future Consumer Index, il 95% dei consumatori si sta sforzando di non sprecare il cibo
Secondo l'EY Future Consumer Index, il 95% dei consumatori si sta sforzando di non sprecare il cibo
Information
News

EY, identikit del consumatore fra convenienza, salute e sostenibilità

Information
- EY Future Consumer Index 2024 - EY report consumatori italiani

Attento al portafoglio, alla sostenibilità e alla salute. In estrema sintesi è questo l'identikit del consumatore tracciato dall'EY Future Consumer Index. Il report, giunto alla sua 14° edizione, ha sondato le opinioni di 23mila cittadini in tutto il mondo, di cui 500 in Italia, evidenziando un cambiamento significativo nei comportamenti dei consumatori che, nonostante le preoccupazioni (il 44% per la propria condizione economica, il 52% per quella nazionale) hanno dimostrato grande capacità di adattamento e resilienza. 

Stefano Vitucci (EY): "Cauto ottimismo da parte dei consumatori, nonostante i prezzi".

Le aspettative per il futuro del campione analizzato dalla società di analisi e ricerca rimangono, quindi, abbastanza positive (soprattutto per i consumatori con i redditi più elevati); tanto che il 23% degli italiani prevede un miglioramento nei prossimi tre anni. L'aumento del costo della vita e delle spese sanitarie rimane, tuttavia, la principale preoccupazione per i consumatori, con il 71% preoccupato per l'impennata dei prezzi di elettricità, gas e acqua e il 67% per l’incremento dei prezzi di beni alimentari. Seguono al terzo posto i temi legati alla salute (61%) e subito sotto il costo dei carburanti (59%). Sintetizzando, "il sentimento dei consumatori si esprime in un cauto ottimismo - ha commentato Stefano Vitucci, consumer products and retail secort leader di Ey Italia - anche in presenza di persistenti pressioni economiche. Le spese dei consumatori sono impattate ancora da incertezze economiche, dagli effetti inflattivi e impatti climatici. Molte aziende, quindi, stanno implementando azioni sui prezzi, rivisitazioni del portafoglio prodotti e iniziative di produttività". 

Per la Gen Z la priorità è la salute.

Dall’indagine emerge che gli italiani prestano grande attenzione in particolare a tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità, posizionando l’Italia come uno dei Paesi con una più alta priorità ambientale, dove il 75% è preoccupato per il cambiamento climatico e il 49% orienta i propri acquisti in ottica di sostenibilità. Le priorità dei consumatori italiani sono omogenee per tutti i livelli di reddito e per tutte le fasce d'età, con Baby Boomer, Gen X e Millennial che pongono attenzione sull’accessibilità economica (rispettivamente per il 42%, 34% e 33%), seguito dai temi di sostenibilità (rispettivamente 16%, 26%, 29%). Per la Gen Z, invece, al primo posto c’è l’attenzione ai temi legati alla salute (29%), seguito sempre dalle tematiche di sostenibilità (26%), all’ultimo posto troviamo invece l’accessibilità economica (13%). 

EY priorita consumi

Sostenibilità e benessere impattano anche sui consumi alimentari e nel fuoricasa. 

Per quanto riguarda la sostenibilità e la salute, due temi che impattano direttamente sul mondo della ristorazione, del food retail e del fuoricasa in generale, il 95% dei consumatori si sta sforzando di non sprecare il cibo e il 58% ricicla o riutilizza regolarmente i prodotti dopo l'uso. Le aziende dovrebbero considerare la possibilità d’identificare le aree con il maggiore impatto materiale, come i rifiuti di plastica, l'intensità dell'acqua o l'impronta di carbonio durante il processo di produzione, al fine di ridurre le emissioni. Proprio in quest’ottica, le aziende potrebbero prendere in considerazione la possibilità di rivedere e adattare i loro brand e prodotti per allinearsi alle esigenze dei consumatori, sempre più attenti al budget e all’impatto economico, ambientale e sociale, introducendo nuovi formati più piccoli e differenti packaging. Per quanto riguarda l’attenzione alla salute e al benessere, il 73% prevede di essere più consapevole e attento alla propria salute fisica nel lungo periodo, prediligendo, ad esempio, l’acquisto di prodotti sani (42%), ma anche riducendo l’acquisto di bevande alcoliche (51%). 

La private label rivoluziona il concetto di loyalty.

Da segnalare la crescita delle marche commerciali (le cosiddette private label): i consumatori pianificano di acquistarne di più in futuro (il 33% nel cibo confezionato), dal momento che per molti rispecchiano le stesse caratteristiche dei prodotti di marca per il 55% dei rispondenti. La generazione X è quella più favorevole alle private label, seguita da Baby Boomers e Gen Z. Un terzo degli intervistati non tornerebbe ad acquistare prodotti di marca, una volta provati i prodotti private label. Con la riduzione del divario di prezzo tra i prodotti a marchio privato e quelli di marca, inoltre, i consumatori acquisteranno generi alimentari sempre più in base al valore e non alla fedeltà. Infatti, il 52% dei consumatori italiani afferma di comprare prodotti di marca solo quando sono in offerta, promozione o scontati. Tendenza che, per il food retail, potrebbe ulteriormente sostenere i progetti che affiancano alla somministrazione anche l'area market. Ovviamente, con marchi proprietari. 

Secondo EY il 33% degli italiani segue abitualmente influencer, blogger e vlogger. 

Infine, il digitale. La preferenza dei consumatori - soprattutto Millennial e Gen Z - per l'utilizzo di app di shopping sta trasformando il panorama del retail, generando nuove opportunità per i brand. Tra le ragioni principali nell’utilizzo delle app vi è il desiderio di accedere a sconti e offerte esclusivi (50%), una maggiore comodità (45%), l’attrazione per promozioni o offerte riservate agli utenti dell'app (34%). Questi dati evidenziano un cambiamento significativo nel comportamento d'acquisto dei consumatori italiani, che si sentono sempre più a loro agio a condividere dati personali in cambio di esperienze personalizzate e raccomandazioni su possibili alternative (magari da influencer, blogger e vlogger attivi sui social media e seguiti regolarmente dal 33% degli italiani). Tuttavia, nonostante l'entusiasmo per le nuove tecnologie, gli italiani rimangono cauti riguardo alla sicurezza delle proprie informazioni personali: il 62% degli intervistati è preoccupato di come vengano gestiti i dati che li riguardano, il 63% teme una violazione dei propri dati e per gli attacchi hacker, il 70% teme un furto di identità o frode.

ALTRI ARTICOLI

Lo store di Milos Greek Food a Milanofiori

Spoon Brands punta su Milos: primo locale a Milano

All'interno del Centro commerciale Milanofiori, alle porte di Milano, Spoon Brands scommette su Milos e la sua proposta di cucina greca in formato QSR. Ricette genuine, ingredienti autentici, prezzo accessibile ed esperienza costruita attorno a tradizione e tecnologia i capisaldi dell'offerta. Con questa operazione il network fa un passo in più…
Le nuove etichetta e bottiglia di GocciaBlue Original

GocciaBlu si rifà il look con Design Group

Coniugando heritage e modernità, GocciaBlu si rinnova grazie alla consulenza di Design Group Italia, studio multidisciplinare parte di Alkemy. Alla base della proposta del Gruppo Togni, a differenziazione delle linee tra “Original” e “Gala”, insieme alla ridefinizione delle equities di design; dal packaging strutturale (bottiglia vetro e Pet)…
Il sistema di etichettatura della linea Pex ideato da TSC

TSC presenta Cool, la soluzione per l'etichettatura nel foodservice

Dalle necessità di un cliente tedesco, nasce Cool: la soluzione di TSC per aumentare i volumi di etichettatura nel comparto foodservice. Un progetto nato dalla collaborazione con EZS Identtechnik, specialista in sistemi di identificazione automatica e acquisizione dati (AIDC) e partner di distribuzione storico di TSC Auto ID.
L'etichetta Campus Alchemist che riutilizza gli scarti alimentari

Campus Alchemist, i Distillatori Russo 1899 vanno all'università

Nell'aula Agraria 2 dell'Università degli studi di Salerno è stato svelato il progetto Campus Alchemist, linea pensata da Distillatori Russo 1899. A sostenere il progetto, la collaborazione con l'ateneo e l'utilizzo e nobilitazione di scarti di produzione di prodotti coltivati sul territorio per ottenere amari, liquori e cordiali con le stesse…
Il nuovo bar Motta Milano 1928 all'interno dell'Aeroporto di Bergamo

All'Aeroporto di Bergamo, Avolta apre un duty free ibrido con Motta

Il cuore italiano di Avolta batte all'Aeroporto di Bergamo dove lo specialista travel retail apre un nuovo Motta Milano 1928 all'interno del duty free. L'operazione segna il debutto, perlomeno in Italia, di un format food&beverage all'interno dell'area acquisti. L'operazione si inserisce all'internod di un potenziamento dell'offerta in seguito…
       
    Il sito EdizioniDMh50

Logo Ristorazione Moderna