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Bollicine e territorio uniche certezze per i produttori di vino
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Val d’Oca a tutte bollicine (analcoliche comprese).
Il 2025 di Val d’Oca, come testimoniato all’ultimo Vinitaly, rappresenta il completamento dell’attività di rebranding della cantina che ha aggiunto la linea Signature alle già presenti Heritage e Rive. In particolare, due le etichette simbolo: Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Dry e Uvaggio Storico Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Dry; due autentiche espressioni del territorio. Dal design moderno ed essenziale, le nuove etichette presentano come colore predominante il nero, simbolo di esclusività e raffinatezza. La bottiglia personalizzata, arricchita dal logo di Val d’Oca (un grappolo stilizzato nella fase di allegagione, realizzato con la tecnica dell’embossing) diventa un elemento distintivo del brand, suggerendo un’identità visiva forte e coerente anche con altre referenze dell’azienda come la collezione Rive Signature. Completano la nuova veste le capsule nere con dettagli dorati. Referenze che mirano a riconnettersi con il consumo: "Queste novità sono dirette a chi cerca un grado alcolico minore; e il Prosecco si sposa naturalmente con questa esigenza – spiega Stefano Gava, direttore generale - A livello di consorzi si sta ragionando su alcune sperimentazioni attraverso cui portare sul mercato prodotti con 7-8° alcol. Una riduzione del 20% del contenuto alcolico che permette al vino di rimanere vino".
Approccio ideale per intercettare la domanda dell’aperitivo: "Vini strutturati, che hanno bisogno di un abbinamento fanno fatica sul mercato. Oggi vince la semplicità e la mixabilità insieme a un packaging attraente", sintetizza Gava. In questo senso va letto anche la partnership con Bella, brand di Mareno di Piave (TV) specializzato in bevande non alcoliche di qualità. Questa collaborazione segna un passo strategico per Val d’Oca: l’accordo prevede la distribuzione dei prodotti Bella attraverso la rete vendita di Val d’Oca, forte di una presenza consolidata sia a livello nazionale che internazionale. Grazie a questa sinergia Val d’Oca introdurrà nel proprio portfolio una selezione di bevande rinfrescanti, ideali per chi cerca alternative prive di alcol senza rinunciare a gusto e qualità. Item che si sposano bene con le necessità del food retail: "Pensiamo di avvicinarci sempre di più a gruppo di fine dining o catene di hambrugeria o sushi bar, anche mettendo in campo iniziative di co-marketing che possano sfruttare la multilocalizzazione del network con priorità alle mini-catene", conclude Gava. Così l’azienda punta a chiudere il 2025 a 65 milioni di euro di fatturato (57,6 milioni nel 2023-2024) con oltre 15 milioni di bottiglie vendute (di cui il 30% sui mercati esteri).