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Bollicine e territorio uniche certezze per i produttori di vino
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Bortolomiol al cuore del Prosecco.
Nel 2024, il recupero si è visto da settembre. Per il 2025, in casa Bortolomiol si spera di anticipare i tempi. "Lo scorso anno abbiamo chiuso con 14,8 milioni di fatturato e tre milioni di bottiglie vendute. Dopo un inizio anno complicato, e nonostante le situazioni avverse come i dazi che hanno accompagnato anche l’ultimo Vinitaly, ora ci sembra che il Prosecco abbia trovato una sua stabilità grazie anche alla nostra disponibilità nel sostenere gli importatori con piccoli sconti. Più preoccupante il livello dei consumi, appesantiti dalle conseguenze del Nutriscore, delle politiche Ue contro l’alcol e dal Codice della Strada. A livello internazionale, rallenta la Germania, mentre l’Italia e altri paesi soffrono l’inflazione", afferma Elvira Bortolomiol, alla guida della cantina veneta. Per questo la cantina ha deciso di puntare sulla rinascita dei millesimati tradizionali. "Abbiamo pensato di riscoprire le radici, fare restyling della linea e trovare nuova identità. Volevamo che ogni bottiglia raccontasse con maggiore sincerità chi siamo e cosa proponiamo. Abbiamo lavorato sui colori, più profondi, interiorizzanti, con una base di pattern legate ai luoghi per restituire maggiore artigianalità. Insomma, un back to the roots», racconta Bortolomiol.
Approccio che dal layout dell’etichetta passa anche dall’aspetto organolettico. "Ci siamo applicati e studiato gli antichi protocolli che aveva registrato mio padre Giuliano serviti per capire come intensificare caratteristiche del vino e renderlo adatto al bere moderno. Questo studio sui nostri vecchi processi ha favorito bottiglie con un carattere particolare. Dal Brut all’Extra Brut, con uve che si trovano su pendici con terroir più complesso. Infine, uno charmat lungo dare maggiore finezza di gusto e di bollicine", precisa la manager. Una proposta che trova posto anche da Obicà o Signorvino. E soprattutto nelle scelte dei giovani: "I 25-35enni preferiscono prodotti a bassa gradazione alcolica ed etichette che parlano del territorio, come i nostri cru le Rive. Anche al calice. Oppure a tutto pasto e durante l’aperitivo, grazie ai nostri Doc, apripista per un consumo più selezionato", afferma Bortolomiol.