L'ultima acquisizione, avvenuta nel 2024, conferma la strategia "milanocentrica" e premium dining del Gruppo Sapori Italiani guidato dall'ad Luca Bertoluzzi. Con l'Isola dei Sapori, storico ristorante meneghini fondato nel 1999, la società (a cui fanno capo anche i brand Saporita, Made in Italy, Cucina di Campagna e Giropizza) completa la il tris che comprende anche Al Fresco Milano e Antica Osteria Cavallini.
Alla base di questa compagine, c'è la strategia di gruppo che si basa, da un lato, su un modello di sviluppo capillare all'interno dei centri commerciali con sede in Italia (per lo più al Nord) e, dall'altro, punta a valorizzare la ristorazione tradizionale italiana. Questo approccio ha persmesso alle società di costruitre una base solida e di testare il mercato per virare, dopo qualche anno, nel 2019 il proprio posizionamento su Milano, con la volontà di acquisire ristoranti, storici o già affermati, con una forte penetrazione nel tessuto sociale e gastronomico milanese, allo scopo di valorizzarne l’identità e ampliarne il potenziale. Privilegiando la qualità rispetto alla quantità, oggi il gruppo conta 10 locali tra i quali 3 ristoranti di punta nel cuore del capoluogo lombardo, dimostrando una crescita robusta e sostenibile nel tempo soprattutto per una piazza esigente caratterizzata dalla presenza di eccellenze nel settore enogastronomico. Da qui la serie di acquisizioni premium dining (Al Fresco nel 2019, Antica Osteria Cavallini nel 2021 e Isola dei Sapori nel 2024).
"Crediamo fermamente nella cucina italiana e mediterranea. Siamo convinti che, pur esplorando diverse proposte culinarie, le persone cerchino sempre il conforto e l'affidabilità nei sapori e nei piatti della tradizione. Per questo, offriamo una cucina che amiamo definire: affidabile. Il ricordo che desideriamo rimanga indelebile al nostro cliente e consumatore che soggiorna da Cavallini, Al Fresco o Isola dei Sapori è di un'esperienza autentica e completa, che vada oltre il semplice pasto. Vogliamo che conservino la sensazione di aver vissuto un momento di genuina ospitalità italiana, dove la qualità del cibo si fonde con l'atmosfera unica del locale, la cura del servizio e la storia intrinseca del luogo, lasciando quindi un segno di calore, tradizione innovata e un impeccabile senso del ben-essere", ha spiegato Bertoluzzi. Per riuscirci, l'azienda si affida a un parterre di fornitori locali, privilengiando i prodotti di stagione e riducendo l'impronta carbonica legata al trasporto. "Inoltre - ha aggiunto l'ad - abbiamo un’attenta gestione degli sprechi alimentari grazie a un’ordinata pianificazione e alla capacità in cucina di un riutilizzo creativo. In tal senso, stabilire un rapporto bilanciato tra qualità e prezzo della proposta viene naturale".
Per quanto riguarda l'Isola dei Sapori, l'identità del locale è fortemente legata alla cucina di pesce con influenze sarde, che si rivedono anche nel layout del locale (ispirato alle trattorie di mare con il ricorso al legno, le mappe nautiche alle pareti, il tovagliato candido). Nel menu, spazio ad antipasti caldi e freddi, come gli scampi, le tartare di tonno, ricciola o pregiato salmone selvaggio dell’Alaska, spiedini, capesante, moscardini, polipetti e ostriche bretoni che precedono altrettanti gustosi primi tra i quali, gli spaghetti alle vongole veraci e le linguine all'astice primeggiano per preferenza. Tra i secondi ricchi di sapore spiccano, i gamberi alla catalana, il misto griglia, la frittura royal, la zuppa di mare, i gratinati e l’immancabile pesce crudo, quest'ultimo garantito da un rigoroso abbattimento nel rispetto delle normative. E per finire in dolcezza, tra l’ampia scelta di dessert, le tradizionali seadas della Gallura sono le favorite.