L’Agcm cambia parere e, dopo avere bocciato la fusione che avrebbe portato al controllo congiunto delle due società, autorizza il deal fra Sammontana e Forno d'Asolo. Ma solo a certe condizioni. L’Antitrust, dopo avere ribadito, in dettaglio, il concetto di concentrazione, impone la dismissione, a favore di un operatore concorrente, di una non meglio identificata società, già autonomamente attiva sul mercato, e detentrice di propri impianti produttivi, capacità distributiva e marchi affermati.

