Grazie all'accordo fra la controllata Rushers e la piattaforma Just Eat, il player del food delivery Alfonsino compie un nuovo passo in avanti nel mercato. La partnership pone le basi per una collaborazione di lungo periodo all'interno del settore delle consegne a domicilio e conferma la solidità del modello di business del player italiano diffuso soprattutto nei piccoli centri.
"L'intuizione di creare una società pensata per supportare player globali del food delivery, oggi trova la sua prima concreta realizzazione - ha commenta Carmine Iodice, ceo di Alfonsino - Questo accordo segna l'inizio di un percorso che può rilevarsi straordinario per tutto il gruppo". Alfonsino, società quotata all’Egm, ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi pari a 1,3 milioni di euro, in calo dell'11% anno su anno ma con un Ebitda positivo per 340mila euro (in crescita del 157%) e un utile netto di 120mila euro (+54%). Performance merito dell'integrazione del modello Rushers all'interno delle proprie attività e che ora potranno beneficiare della collaborazione con Just Eat. Secondo una nota diffusa da Alfonsino, la partnership si concretizzerà nelle prossime settimana, con una iniziale fase di test della durata di sei mesi. L'obiettivo è mettere in campo delle sinergie operative tali da rispondere alle evoluzioni attuali del modello di business del food delivery.
Ma che cos'è Rushers? Si tratta di un marketplace lanciato ad agosto 2023 che collega rider indipendenti con aziende e clienti e ruota attorno a un assunto centrale per costruire il proprio modello di business: la totale autonomia dei corrieri. L'obiettivo è quello di ribaltare il delivery. La piattaforma digitale di consegne last-mile, infatti, mette in contatto mittente e destinatario affidandosi a un network di fattorini liberi dai classici vincoli del lavoro subordinato e volto a favorire l’autonomia di chi consegna, con la possibilità reale di stabilire liberamente i prezzi, gli orari e i luoghi di lavoro. Alla base c'è un auction system (sistema ad asta) decentralizzato, all’interno del quale il prezzo dell’offerta verrà stabilito in autonomia da chi effettua le consegne, ossia il rusher, in funzione della domanda. Ciò significa che il cliente, colui che deve ricevere o inviare, non sceglierà direttamente il corriere, bensì il prezzo più basso disponibile a sistema.
Contestualmente al cambiamento introdotto con Rushers, anche Alfonsino non ha smesso di innovarsi. A inizio novembre, la piattaforma ha introdotto la funzionalità di prenotazione tavoli direttamente in app. Una feature che ha segnato un cambio di passo nel modello di offerta del player, a tutti gli effetti una super app di servizi urbani pensata per semplificare l'accesso degli utenti a tutto ciò che serve in città. "Con la prenotazione tavoli facciamo un altro passo avanti verso la nostra visione: diventare il punto di riferimento quotidiano per chi vive nelle città di medie dimensioni. Offrire un'esperienza completa significa costruire un'app capace di andare oltre il food delivery, integrando anche funzionalità di prenotazione. Partiamo dai tavoli, ma l'obiettivo è estendere questi servizi anche ad altre esperienze di vita urbana, semplificando sempre di più l'accesso ai servizi locali", aveva commentato a tal riguardo Iodice. Prenotando un tavolo tramite Alfonsino, inoltre, gli utenti riceveranno anche dei punti da spendere per le consegne a domicilio. In questo modo, Alfonsino costruisce un ecosistema integrato in cui utenti e partner locali beneficiano entrambi di un'esperienza connessa, fluida e sostenibile.