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Trivè, piano food retail per rispondere alla crisi dei bar

Grazie al suo modello di business innovativo, Trivè sta riscrivendo il destino dei bar italiani: 5 punti vendita per un fatturato di 1,2-1,8 milioni ciascuno. Operativo dalle 8 del mattino alle 2 di notte, il concept fondato nel 2017 da Ivan Daniele copre tutte le fasce orarie (colazione, pranzo, aperitivo, cena e dopocena) con un'offerta selezionata e replicabile. Quarant'anni dopo i fasti degli anni '80, l'idea è quella di rinnovare uno dei pilastri del fuoricasa italiano. 

Con 5 punti vendita e altri in apertura, Trivè punta a standardizzare il canale bar
Con 5 punti vendita e altri in apertura, Trivè punta a standardizzare il canale bar

A Torino apre Tondarella, l'esperienza urbana e glamour della piadina

L'esperienza romagnola dello street food diventa più glamour e urbana con Tondarella, nuova insegna dedicata alla piadina tonda. A Torino, il primo punto vendita ha aperto il 12 settembre in via Giovanni Amendola 8, a pochi metri da piazza San Carlo. A firmare il layout è stato l'interior designer Cristina Zanni di Odeon Design Studio. Per le attività di general contractor, con la sua formula "chiavi in mano" è stato assoldato Augusto Contract. 

L'ingresso del primo locale Tondarella a Torino
L'ingresso del primo locale Tondarella a Torino

Ginger, l’healthy restaurant italiano a New York

Il primo ottobre ha aperto a New York il nuovo ristorante di Ginger, l’healthy restaurant mediterraneo nato a Roma e ora a capo di 4 location. Con una proiezione di 14 milioni di euro di fatturato (a cui nel 2026 si dovrebbero aggiungere gli 8-9 della Grande Mela) e un Ebitda che nel 2024 è arrivato al 18%, il brand della famiglia Asara "sblocca" un nuovo modo di interpretare la cucina di ispirazione italiana unendo una proposta e un servizio ricercati a location iconiche. 

La sala da 200 posti del nuovo ristorante Ginger a New York
La sala da 200 posti del nuovo ristorante Ginger a New York

Brucio cresce e si rinnova, la tradizione romana diventa food retail

Dopo piazza delle Coppelle e Testaccio, Brucio si allarga a Prati e aggiunge un nuovo tassello al suo format di cucina romana: la pizza in teglia. Un processo di crescita e consolidamento che rinnova la proposta dell'insegna capitolina capace di unire la tradizione gastronomica a un design elegante e contemporaneo, con un servizio vivace e un menu stagionale. 

Cucina tradizionale, pizza classica e pure in teglia: in zona Prati, Brucio affina il suo format
Cucina tradizionale, pizza classica e pure in teglia: in zona Prati, Brucio affina il suo format

Pupillo Pura Pizza sbarca a Latina e si lancia nel food retail

Dopo le aperture di Priverno e Frosinone, Pupillo Pura Pizza consolida il suo format con il taglio nastro di Latina e dà avvio allo sviluppo food retail. L'insegna, nata nel 2017 e riconosciuta come emblema dell'eccellenza pizzaiola (dai Tre Spicchi del Gambero Rosso alle classifiche di 50 Top Pizza in Italia e nel mondo, fino al premio “Forno Verde ”per la sostenibilità), punta a conquistare i clienti e farsi largo in un panorama molto competitivo grazie a un prodotto che unisce ricerca, territorio e innovazione dello stile napoletano. 

L'insegna e la sala moderna di Pupillo Pura Pizza a Latina
L'insegna e la sala moderna di Pupillo Pura Pizza a Latina

A Ostia, Panpo traduce la cucina romana in "panineria popolare"

Da Ostia inizia il percorso food retail di Panpo, panineria popolare con l'obiettivo di tradurre la tradizione culinaria romana in un prodotto da prendere a morsi. L'idea è dei giovanissimi fratelli Ilary (19) e Massimo (21) Fabi che, dall'esperienza famigliare nella ristorazione (la loro famiglia gestisce un locale a Fiumicino) hanno deciso di dar vita a uno spin-off replicabile, pop e contemporaneo in cui i sapori autentici e gli ingredienti di qualità sposano la logica del quick service restaurant. 

Il bancone di Panpo
Il bancone di Panpo
       
    Il sito EdizioniDMh50

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