Nel mese di novembre i consumi monitorati dall'Osservatorio Confimprese-Jakala salgono del +1,5% a valore trainati dalla ristorazione a +6,3%. Certo, a livello generale si tratta di una frenata rispetto al mese precedente (che aveva fatto segnare un +3,5%), sintomo che il Black Friday non crea più le aspettative euforiche del passato e che i consumatori hanno cambiato le proprie abitudini concentrando gli acquisti nel mese di dicembre, ma anche di una di un punto di partenza positivo per il periodo natalizio.
Guardando ai settori merceologici, detto della ristorazione, il cui risultato segnala l'apprezzamento sempre più marcato e irrinunciabile degli italiani per l'entertainement ristorativo, abbigliamento e accessori e altro retail presentano andamenti opposti. Se nel primo caso l'analisi dell'associazione di categoria mostra un -2,6%, nel secondo si rileva un +1,3% che arriva dopo mesi di flessione. In entrambi i casi, però, è chiaro come i consumatori, che devono far fronte a una riduzione del potere d'acquisto, orientino le proprio scelte di acquisto verso i prodotti invernali e natalizi. Dicembre, d'altronde, è il mese in cui si concentra il 20% di tutto il fatturato annuo del retail e questo potrebbe riequilibrare la bilancia dei consumi a fine anno - in attesa del nuovo round di saldi. Nel progressivo anno gennaio-novembre 2024 rispetto allo stesso periodo 2023 si evidenzia un leggero miglioramento e si consolidano gli andamenti complessivi del 2024 con i settori ristorazione +1,1% e abbigliamento-accessori +0,9% di poco sopra la parità. Continua la battuta d’arresto di altro retail a -1,6%, che certifica la volatilità di alcune merceologie.
Nei canali di vendita si evidenzia un quadro tendenziale in area positiva. Tengono i centri commerciali +0,7% e crescono le high street +2,7%, segno di una ritrovata frequentazione dei centri storici delle città. La prossimità è a +1,7%, mentre il travel si ferma a +1,2%, penalizzato dai continui scioperi e dall’impennata dei prezzi dei trasporti. Si assiste a un andamento analogo all’estate, con gli italiani disposti a spendere nei viaggi ma spalmati in periodi fuori stagione e meno costosi. Per quanto riguarda l'analisi geografica, il Veneto si conferma maglia rosa del giro d'Italia dei consumi con una crescita mensile del +2,7%. A livello cittadino, invece, prevale Torino (+3,7% di consumi).
"Dopo i promettenti risultati di settembre - ha spiegato Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese - e ottobre le aspettative per novembre sono state disattese con una performance che, seppur positiva, riporta a valori intorno al 1% già registrati in corso d’anno. Si conferma quindi un quadro d’insieme in cui la domanda delle famiglie stenta a indirizzarsi in un percorso di vera crescita in attesa degli sviluppi della situazione economica e geopolitica internazionale dei prossimi mesi 2025. I retailer contano sulle vendite di dicembre che, secondo il nostro centro studi, dovrebbero crescere del +2,7% sul 2023 con forti aspettative sul week end prenatalizio, che dovrebbe portare a un recupero dei due giorni festivi persi nel ponte dell’Immacolata a causa del differente calendario".