Sono 102 i negozi automatici in Italia certificati Top Quality Negozi Automatici H24, "bollino" promosso da Confida che ne attesta qualità e sostenibilità. Un manipolo di locali che rappresentano l'avanguardia del rapporto fra vending e food retail all'interno di un segmento che conta, secondo i dati dell'associazione della distribuzione automatica, oltre tremila punti vendita in tutto il Paese.
La stagione estiva è entrata nel vivo e con i primi grandi caldi sale anche la sete. Ma cosa berranno gli italiani nel 2024? La risposta arriva da Partesa. Fra birra, vino e spirits (spesso da miscelare) l'offerta non manca (il distribuotre, per esempio, conta su un portofolio di 7mila referenze) e risponde a esigenze e momenti di consumo sempre più puntuali e diversificati, dal pranzo all'aperto alla cena vista mare, passando per l'aperitivo in città. Tutti accomunati dalla cultura del buon bere, accompagnata dalla ricerca di novità e una sempre maggiore attenzione al benessere.
L'Italia è un Paese che si basa sulle pizzerie. A dirlo è l'analisi di CGA by NIQ dal titolo Guida Horeca Italia secondo cui sono 34.406 le pizzerie attive. Locali simbolo non solo del Made in Italy gastronomico, ma anche di uno modo di vivere il fuoricasa in cui convivialità e servizio informale diventano assi portanti della customer experience. Tanto da raccogliere il 74% delle preferenze dei consumatori tricolore, superando bar (65%) e ristoranti (64%).
Il catering di T'a Milano parla nippo-brasiliano grazie alla partnership con Temakinho che diventa fornitore ufficiale di sushi per la food company milanese. L'azienda, attiva da oltre 15 anni, punta così a diversificare la sua già ampia offerta gastronomica dedicta a eventi e ricevimenti introducendo referenze che comninano in modo unico la cucina giapponese e i sapori della tradizione carioca.
A due anni di distanza dalla sua creazione, e con "soli" 4 locali aperti, si interrompe la joint venture AV Retail fra All'Antico Vinaio e Percassi Group. Una notizia che scuote il mondo del food retail e che racconta, forse, di un amore mai veramente nato tra le due realtà (tanto che mentre Percassi era impegnato con lo sviluppo di Starbucks, Tommaso Mazzanti apriva in autonomia a Milano, in via Orefici).
Con circa 3,5 miliardi transati, il primo semestre 2024 del commercial real estate italiano monitorato da Savills consolida il trend iniziato a fine 2023. Gli uffici tornano a essere la prima asset class seguita dal segmento hospitality che, insieme, rappresentano il 40% del volume totale degli investimenti nei sei mesi. E questo anche grazie a un quadro economico favorevole e contrassegnato dal calo dell'inflazione (sebbene i tassi di interesse siano previsti in discesa a un ritmo più lento di quanto previsto a inizio anno).
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