Grazie a un approccio innovativo in cui il vending si trasforma in retail tech, Fas International chiude il 2024 con un fatturato pari a 57,4 milioni di euro. Si tratta di un risultato in crescita del +8% sul 2023. Migliora anche l'Ebitda che si attesta a 12,9 milioni di euro (22,5% sul fatturato). Performance frutto di un cambio di strategia in cui il distributore automatico (circa 14mila quelli venduti da Fas nello scorso anno) diventa un vero e proprio punto vendita automatizzato attraverso il quale si può vendere qualsiasi cosa e che integra soluzioni tecnologiche interconnesse, digitali e non, offrendo una nuova esperienza di acquisto grazie a un’interfaccia utente pratica e immediata, soluzioni di pagamento cashless e la possibilità di gestire configurazione e prestazioni della macchina, nonché monitorarne la performance, da remoto.
La Festa del Papà (19 marzo) si festeggia anche in food delivery, molto spesso con un dolce, come testimoniano i dati delle ordinanzioni raccolti da Just Eat. Secondo la piattaforma, infatti, in questo particolare giorno si registra un incremento del +15% di ordinazioni di dolci rispetto alla media mensile. Nel 2024, la passione per il dolce ha portato a oltre 145mila chili ordinati sulla piattaforma, dimostrando che concedersi un peccato di gola resta un rituale irrinunciabile.
Il vending si evolve: non solo merendine e bibite al distributore automatico, ma anche prodotti non-food che nel 2024 hanno toccato 2,2 milioni di consumazioni. A certificarlo è Confida, l'Associazione italiana distribuzione automatica che da un censimento delle oltre 830mila vending machine presenti sul territorio nazionale ha scovato alcuni degli utilizzi più particolari di questi apparecchi.
A Terni, per un panino e un caffè, mediamente si pagano 3,50 euro; a Trento diventano 6,80 euro. Questi i prezzi della pausa pranzo in Italia rilevati da SumUp. Attraverso l'osservatorio dedicato, la fintech ha analizzato il costo medio di questa combo base in venti fra le principali città italiane nel 2023 e nel 2024 a partire dalle rilevazioni dei prezzi di beni e servizi di largo consumo dei Mise.
Nonostante il rinnovo del CCNL del settore ristorativo, Fipe denuncia ancora i casi di dumping contrattuale che minano la qualità del lavoro e delle imprese. Un fenomeno in crescita che prevede il ricorso a contratti collettivi non rappresentativi dell'attività dei pubblici esercizi, che abbassano il costo del lavoro a scapito delle tutele dei lavoratori.
L'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada ha impattato sulle abitudini nel canale Horeca. In che modo? La risposta arriva da un'indagine CGA by NIQ. L'obiettivo è quello di individuare quali saranno le principali sfide e opportunità per il settore, identificando non solo i profili dei consumatori più inclini a modificare i propri consumi, ma anche le strategie da mettere in atto in risposta al nuovo quadro normativo.
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